The Heartificials [Artist Focus]

da | Mar 15, 2021 | Blog

ARTIST FOCUS PRESENTA THE HEARTIFICIALS

Duo di musicisti e produttori torinesi, Luca Porporato e Andrea Russo, anche noti come “The Heartificials”, sono una vera perla della scena musicale nostrana.
A metà strada tra Apparat, Radiohead e Bon Iver, coniugano un lungo percorso fatto di rock e chitarre ed un approccio in stile elettronico e moderno alla scrittura ed al processo di composizione. Progetto assai versatile che può esprimersi al meglio in studio così come dal vivo. Luca e Andrea, entrambi autori del progetto, sono riusciti nel tempo a creare un’impronta personale del proprio sound, dando grande importanza anche ai testi, in un filone dove la produzione e le atmosfere dominano l’ascolto. La grande attenzione data alle parole deriva dalla passione per il cantautorato soprattutto di Luca, mentre Andrea riporta nei beat e nelle basse frequenze tutto il background della club music, di cui è stata permeata la sua formazione musicale.

THE HEARTIFICIALS

The heartificials musicisti e produttori di musica elettronica
The heartificials musicisti e produttori di musica elettronica

Per dare un’idea della profondità dei testi qui di seguito un estratto del testo del brano “My Armour”

Composing song verses makes you feel a kind of an artist?
the conceit of knowing everything doesn’t make you feel like God
Singing out of tune make you feel like a singer
It does not matter, it relieves the cough
Walking among the stars made me feel like an astronaut
But the world from up here seems to be too big for me
Protecting everyone make me feel like a soldier
It doesn’t matter
I put my armor on
I put my armor on
Questa invece è “V2”
I’m a fool
When I forget
to compromise
I’m a fool
With my heart and my mind
And I sink down
I’m a naive
I’m a naive
When I take for granted
I’m a naive
When my eyes are empty
And I feel alone
I’m a dreamer
When i say that I’m in love
I’m a dreamer when I lose my mind
Now i dream and cry
And love is not for all
You musth Breath deeper and deeper and deeper and deeper
And be ready to Foul up Everything you have
Until the end of time

the heartificials - panorama
the heartificials – panorama

Abbiamo avuto modo di fare due chiacchiere con Luca e Andrea, parlando anche un pò di Musiclab e Suoneria, dato che il loro percorso negli anni li ha visti solcare la nostra porta e scoprire le attività tra formazione, sale prova e i concerti in auditorium. Per noi è bello ed estremamente gratificante vedere come le persone che abbiamo avuto modo di incontrare in passato oggi si mettano in gioco ancora con grande passione, ed ancor di più in questo momento di enorme crisi, non solo per l’intera industria ma anche a livello personale per tutti noi.

La musica è una cosa meravigliosa, ma non dimentichiamoci che è fatta dalle persone, e sono le persone il centro di tutto.

Diamo importanza alle persone, o almeno ci proviamo. Questa la chiacchierata con Andrea e Luca:

Approccio e background da musicisti rock e alternative in una veste ora di autori e produttori. Come vi trovate in queste nuove vesti? Siete a vostro agio nella piena gestione della vostra musica o sentite ogni tanto il bisogno di una guida esterna?

Dipende dai periodi. Essere produttori e artisti allo stesso tempo significa switchare costantemente da un ruolo all’altro e ci porta spesso ad una specie di bipolarismo artistico in cui alterniamo fasi di grande creatività ad altre di estremo pragmatismo in cui desideriamo solo chiudere i pezzi, arrangiare, mixare e masterizzare. Credo che questo sia l’elemento più difficile da gestire per chi decide di percorrere la difficile strada del “do it yourself”.

Dalle chitarre alle macchine, ai sequencer, le daw. Qual è il vostro rapporto con l’uso del pc e le nuove tecnologie?

Cerchiamo di tenere tutto in equilibrio anche se di nuovo questo è un altro elemento che ci coglie costantemente impreparati e di cui siamo perennemente in balia. Passiamo mesi a suonare esclusivamente in acustico senza toccare strumenti elettronici e altri in cui ci dedichiamo ad improvvisazioni elettroniche di ore ed ore mischiando macchine e daw. Non abbiamo ancora trovato un workflow definitivo per ora, cerchiamo di seguire il momento creativo e di farci coinvolgere da quello che ci stimola di più.

Il Musiclab si occupa di corsi di formazione tra le altre cose. Come vi siete formati musicalmente e cosa pensate dell’attuale offerta formativa che anche Internet offre?

Musicalmente siamo autodidatti. Entrambi siamo partiti dalla chitarra elettrica come strumento predominante, militando per 15 anni in una band metal (Luca) e suonando (Andrea). Abbiamo iniziato a produrre diversi anni fa usando Ableton Live, programma che abbiamo studiato approfonditamente nelle notti insonni dopo i nostri rispettivi lavori e ad oggi integriamo strumentazione analogica e digitale in misura uguale. Internet è uno strumento potentissimo che offre tanto ma al quale bisogna fare molta attenzione allo stesso tempo, anche perché perdersi è molto facile così come è molto facile imbattersi in contenuti di scarsa qualità che alla fine non aiutano.

Si potrebbe argomentare che se non fosse stato per la possibilità che oggi c’è di suonare in casa come tempo fa si poteva fare solo in studio di registrazione, durante questo anno di pandemia l’attività sarebbe rimasta ferma del tutto. Voi invece avete addirittura pubblicato un ep, chiamato Panorama ed uscito nel maggio 2020. Com’è stato lavorare e pubblicare materiale in un periodo così particolare?

Difficile e complesso. I pezzi erano già pronti ma quello che mancava era l’energia creativa per terminarli e confezionarli. Ci siamo fatti forza a vicenda e abbiamo cercato di buttare il cuore oltre l’ostacolo per far si che quel momento buio e privo di stimoli diventasse qualcosa che avremmo potuto ricordare in positivo.

Quanto è importante per voi l’attività live e quanto vi manca in questo momento?

E’ importante il live tanto quanto il lavoro in studio. Abbiamo sempre interpretato la nostra avventura musicale come un qualcosa che dovesse in primis compiacere noi stessi e la nostra attitudine. Negli anni abbiamo sperimentato diverse tipologie di live per poterci adattare a diversi contesti e questo ci ha permesso di alternare set più tradizionali e “suonati” (chitarre, voci percussioni e synth) con altri più tipicamente elettronici ( Ableton e macchine).

Luca, tu in precedenti esperienze musicali hai avuto modo di frequentare le sale prova di MusicLab e di fare concerti nell’auditorium de “La Suoneria”. Quali sono i tuoi ricordi e quanto pensate sia importante per la scena musicale la presenza sul territorio di strutture come la nostra?

La struttura è sempre stata all’avanguardia e ha permesso di creare un contesto musicale vivido e variegato negli anni. Avere un riferimento forte sul territorio è fondamentale. Credo sia la base per trasmettere e far crescere la cultura musicale a tutto tondo.

Per quanto sembri complicato parlare di progettualità in momenti come questi, ve lo chiediamo: prossimi steps e obiettivi futuri, nel breve e lungo termine?

Stiamo preparando un full length album contaminato da sonorità nuove e diverse frutto di un anno di lavoro. Se il periodo non ci permetterà i live ci concentreremo su materiale nuovo per strutturare e migliorare il sound.

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